Il testo originale

 

Sul periodico Public Health Reports n. 3 del 19 gennaio 1900 vi è un rapporto circa alcuni casi di vaiolo registrati ad Angri nei primissimi giorni del XX secolo

All’epoca il fenomeno dell’emigrazione stava conoscendo uno dei suoi picchi maggiori con flussi migratori diretti per lo più verso le Americhe e moltissimi nostri conterranei, soprattutto quelli delle province e dei comparti più interni della Campania, vedevano nell’emigrazione l’unica soluzione possibile al loro miserevole stato; intere famiglie si traferirono in pochi decenni verso il “nuovo mondo” attratti dalle migliori condizioni di vita e di possibilità di lavoro

Ma torniamo al caso di questa tremenda malattia: il 2 gennaio 1900 giunge ad Angri Victor G. Heiser, Assistente Chirurgo della Marina Militare degli Stati Uniti d’America, inviato dai suoi superiori per indagare circa un presunto caso di peste e constata invece, che si tratta di vaiolo. Suggerisce quindi, di intensificare i controlli sanitari a carico degli emigranti provenienti dall’intera provincia di Salerno e di provvedere alla bonifica anche dei loro bagagli prima dell’imbarco verso gli Stati Uniti.

Di seguito, si riporta la traduzione del testo pubblicato sulla citata rivista

U.S. Marine Service-Hospital.

Vaiolo a Angri.

Napoli, Italia, 2 Gennaio 1900

Signore, in accordo con le istruzioni del 30 ultimo, la ragguaglio sulle voci circa la peste a Salerno, Italia, [e] ho l'onore di presentare la seguente relazione: giunto rapidamente a Salerno, mi è stato comunicato che la malattia che aveva causato tanta eccitazione era [stata riscontrata] in un piccolo villaggio chiamato Angri. È stato riferito a Salerno che la prima persona a morire fu un uomo proveniente da Alessandria d'Egitto. È opinione pubblica è che la malattia fosse peste e che le autorità erano concordi con la diagnosi. Al mio arrivo a Angri, ho appurato che la malattia in questione era il vaiolo. Quattro persone erano state contagiate, i quali morirono. Non c'è molto dubbio che la malattia sia stata portata ad Angri da un calzolaio che era fuggito da Marsiglia, in Francia, dove l'epidemia imperversa lì al momento. Le autorità di Angri [dichiarano] di aver preso tutte le precauzioni necessarie. Gli emigranti provenienti da quel distretto saranno sottoposti a rigoroso controllo e i loro bagagli [saranno] disinfettati prima di permettere loro di imbarcarsi per gli Stati Uniti.

Rispettosamente, Victor G. Heiser, Assistente Chirurgo, U.S.M.H.S.

 


 

RECENSIONI

Da ANGRI80 di maggio 2015

 

 

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