Sul finire del '700 il castello Doria viene ristrutturato e adibito a palazzo di villeggiatura della nobile famiglia dei Principi di Angri e tutti gli esperti sono concordi nel ritenere che lo stile dell'attuale edificio sia riconducibile a quello Vanvitelliano. E' noto che ai lavori sovraintese l'architetto Francesconi, ma diverse fonti riferiscono della presenza dell'architetto Mastrojanni, migliore allievo del Vanvitelli, sia al momento della costruzione della famosa Reggia di Caserta sia come autore del progetto del palazzo d'Angri di Napoli, appartenente alla famiglia Doria. E' ipotizzabile, quindi, che il Mastrojanni pur non sovraintendendo ai lavori angresi, abbia preso parte all'attività progettuale

Tre autorevoli testi ottocenteschi riportano informazioni del suo operato; la prima fonte è il volume quarto del Dizionario Corografico Universale dell’Italia, pubblicato a Milano nel 1852, che si limita a dire che è stato buon architetto, discepolo dell’illustre Vanvitelli nel XVIII secolo. La seconda fonte è la  con un saggio delle vite degli illustri personaggi ivi nati, pubblicata da Ferdinando Pistilli a Napoli nel 1824 in cui si legge che il Mastrojanni … nacque in Arpino nel 1730 … studiò in Roma giovanetto il disegno e l’arte architettonica presso del Cav. Luigi Vanvitelli … disegnò il palazzo del Principe di Angri nella strada di Toledo, ma quello dovette sacrificare il suo genio al volere dell’illustre proprietario. La bella chiesa dell’Annunziata (di Napoli) fu suo disegno, ed egli assistette alla sua esecuzione e la condusse a suo termine. La terza e ultima fonte è i volume II dell’opera , socio Pontiano, Volsco Veliterno e della Reale Accademia Ercolanense, pubblicato a Napoli ne 1820 ed è certamente la fonte a cui ha attinto il Pistilli aggiungendo qualche informazione in più: Germano Mastrojanni, figliuol di Pacifico, nacque in Arpino nel 1730, morì a Napoli circa l’anno 1780. Studiò in Roma giovanetto il disegno e l’arte architettonica presso del Cav. Luigi Vanvitelli. Chiamato questi in Napoli circa l’anno 1751 a disegnare e dirigere la reggia di Caserta, condusse seco il Mastrojanni, il migliore suo allievo. Questi assistè all’esecuzione di quel superbo edificio, sotto la direzione del maestro. Disegnò il palazzo del principe di Angri … (questo passo è uguale a quanto citato dal Pistilli) … al suo termine. Altri però nel colse gli onori. Fece altri edificj. E su quest’ultima affermazione sono in corso ulteriori indagini per capire se la notizia si riferisce a costruzioni fatte a Napoli oppure, come si è accennato, è possibile ipotizzare che il Mastrojanni abbia contribuito anche alla ristrutturazione del castello angrese

 


Dal Dizionario Corografico Universale dell’ItaliaXDalla Descrizione storico-filologica delle antiche e moderne città e castelli esistenti accosto de’ fiumi Liri e FibrenoXDa Le belle arti dell’avvocato G.B. Gennaro Grossi

 


Sulla scia di questa ipotesi si colloca anche la figura di un altro architetto romano: Pompeo Schiantarelli, nato nel 1746. Ruggiero di Castiglione, autore dell'opera La Massoneria nelle Due Sicilie e i "fratelli" meridionali del '700, nel terzo volume afferma che lo Schiantarelli fu anch'egli allievo del Vanvitelli e ristrutturò l'abitazione dei Doria d'Angri, senza fare riferimento specifico se a quelle napoletane o al castello angrese. Anche in questo caso, è verosimile ritenere che abbia visionato il progetto della ristrutturazione angrese

Per eventuali approfondimenti si rimanda al testo di Castiglione citato

 


 

La copertina del volume che cita lo Schiantarelli

 

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