Nella plurisecolare storia della diocesi di Nocera de' Pagani (oggi Nocera dei Pagani - Sarno), un tassello importante è rappresentato dai documenti delle nomine vescovili conservati presso l'Archivio Centrale dello Stato a ROMA

Tali atti, che abbracciano il periodo relativamente breve che va dal 1871 al 1936, vertono sui Regi Exequatur1 che lo Stato Italiano rilasciava a suo tempo, sulle credenziali e sulle comunicazioni di rito relative alle nomine vescovili della diocesi nocerina

Di particolare interesse sono le comunicazioni riservate che riguardavano le informazioni sugli indirizzi in campo politico dei prelati

I documenti si trovano nel fondo Ministero degli Interni - Direzione Generale Affari Generali di Culto, busta 107, fascicolo 246 (168 vecchia numerazione).

 


1 Nel Diritto Ecclesiastico l'exequatur consisteva nel regio avvallo degli atti emanati dalla Santa Sede che avessero effetto sul territorio nazionale. Tale provvedimento mirava a contrastare l'Autorità Ecclesiastica, ad esercitare una forma di di giurisdizione (giurisdizionalismo) e di controllo dello Stato sull'organizzazione interna, sulla vita della Chiesa e sui suoi riflessi sociali. Frutto di idee illuministe e di quell'innovazione laicale sorta nel XVIII secolo, con tali provvedimenti lo Stato negava o concedeva l'attuazione delle Bolle papali, la nomina dei benefici, mediante i quali esercitava anche il controllo sulle designazioni vescovili; inoltre, aveva la possibiltà di intervenire in altri campi quali l'utilità di mantenere Ordini Religiosi, i conventi, di definire i limiti per l'età e i motivi delle monacazioni, contrastare l'immunità e i privilegi goduti dal clero, incidere sulla formazione dei sacerdoti, controllare i provvedimenti di censura sui libri, fino ad allora esercitati dalla Chiesa, abbattere il diritto d'asilo (= immunità per chi si rifugiava in convento) e il diritto di celebrare processi a carico di religiosi dai tribunali ecclesiastici anziché da quelli dello Stato, nonché il monopolio imposto dalla Chiesa nell'istruzione e finanche decidere le festività religiose.


 

L'Archivio conserva, inoltre, una lettera circa l'esumazione del Vescovo Ammirante e la traslazione della salma in cattedrale (Ministero degli Interni - Direzione Generale della Sanità Pubblica - Cimiteri 1882-1915, busta 942). La notizie è riportata anche dal Vassalluzzo

Solo dopo 26 anni dalla morte - il 10 maggio 1908 - i resti mortali [del Vescovo] furono traslati nella cattedrale e posti nel monumento eretto nella cappella del S.Cuore con un'epigrafe dettata dall'arcidiacono Vitolo (M.Vassalluzzo - a cura - La Chiesa di Nocera e Sarno dalle origini ai giorni nostri, Volume II, Nocera de' Pagani, 1985, pag. 54)

icon Traslazione della salma del Vescovo Ammirante

 

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