Palio Storico di Angri

 

In occasione del 600° anniversario dei fatti che videro il paese di Angri direttamente coinvolto nella guerra angioino-aragonese per la successione al trono di Napoli, il Socio Onorario Gennaro Zurolo ha voluto ricordare l'evento con questo breve testo

 

Angri, 24 settembre 1421 - 24 settembre 2021, Seicento anni orsono, da quando avvennero in Angri i fatti d’armi, ovvero l’assalto al Castello ad opera del mercenario Braccio Forte da Montone, di fazione aragonese, durante gli anni di regno di Giovanna II d’Angiò, contro il signore feudale della Terra d’Angri il conte Giovanni Zurolo, rimasto da sempre fedele, come del resto i suoi avi, agli angioini. Fatti che hanno dato vita a rievocazioni e leggende che da circa otto lustri hanno alimentato sul territorio angrese aggregazioni socio-culturali, sodalizi, rievocazioni storiche e parate medievali. Difatti il “Palio Storico Città di Angri” trae le fondamenta sulle verità storiche, comparate con dati cronologici certi, corredati da fonti documentali archivistiche, oltre a quelle bibliografiche, inequivocabili dalle quali hanno avuto origine quei fatti d’armi legati alle lotte dinastiche del prima metà del Quattrocento, in cui assurgono a ruolo di protagonisti, non già i regnanti e principi pretendenti al Trono di Napoli, i feudatari, i mercenari, gli uomini d’armi e i popolani impavidi, schierati a difesa del loro utile signore e delle loro Terre, che hanno fatto storia nel Regno di Napoli. Dati storici, dunque, che hanno permesso e permettono l’elaborazione di una tradizione rievocativa, grazie anche alla passione e alla forza aggregativa di taluni componenti, di un’associazione locale, tra cui il loro presidente che riuscì a realizzare da una storia già scritta – nell’Opera editoriale, divisa in due volumi, del canonico Vincenzo Pastore, dal titolo “Angri, dalla preistoria ai nostri giorni”, edita nel 1980 e licenziata alle stampe nel 1981 – una trama sui fatti d’armi del 1421, quale evento relato all’assalto al Castello. Evidenziato l’animo cavalleresco e ribelle degli angresi da cui viene, per così dire, nobilitata dal coinvolgimento (o, per meglio dire, da captazione - captatio benevolentiae) di un discendente del feudatario della Terra d’Angri, l’Avv. Gennaro Zurolo che, con la sue opere di ricerca storica, ha permesso e permette, come innanzi detto, dare certezza ai predetti fatti narrati, la cui veridicità si fonda sugli atti e documenti del XV secolo che si conservano ancora oggi negli Archivi. Uno dei suoi interessanti lavori, portato avanti per anni nell’ambito della Commissione Tecnica consiliare, risale al 2016, e precisamente quando in tale qualità di presidente di detto organo tecnico-consultivo donò alla Città di Angri, arricchendola della sua doviziosa storiografia, il regolamento ovvero il Disciplinare per le parate medievali e le Rievocazioni storiche degli eventi del 1421-25 e del 1428-36, denominate Palio Storico Città di Angri: un documento unico nel suo genere, costituito da ben 49 pagine, redatto su formale incarico, dell’Ente comunale, con cui venne istituita in virtù di deliberato la predetta Commissione per introdurre norme e regole da osservare durante lo svolgimento della manifestazione storico-rievocativa, ivi istituzionalizzata dal Comune di Angri con deliberazione  del 2015. Il disciplinare, dunque, ha fissato date, personaggi, luoghi e momenti rievocativi, definendo un decalogo di norme e regole comportamentali, riservando nella seconda parte l’annotazione delle fonti di ricerca corredate dai documenti archivistici del tempo, dai quali si desumono le vicende storiche narrate, a partire con l’assalto al Castello e con  esso la distruzione di Angri nel 1421, del ritorno nella cittadella fortificata-oppidum angarium del conte Giovanni Zurolo avvenuto nel 1425, della sua ribellione contro Giovanna II d’Angiò nel 1428 e della ritrovata pace e armonia della Terra d’Angri nel 1436 con la donazione, e fondazione, del convento e della chiesa SS. Annunziata ai frati predicatori domenicani, provenienti principalmente dalla viciniore comunità monastica di Sant’Anna in Nocera

Il “Palio Storico Città di Angri”, orbene, a seicento anni dai fatti d’armi in Angri del 1421 ovvero dall’assalto al Castello feudale e della sua estenuante difesa, da cui ha avuto origine, deve imprescindibilmente continuare nel segno delle vecchie tradizioni, unitamente agli antichi Borghi e Casali di Angri (Borgo Coronati, Borgo Castello, Casale Ardinghi, Casale Concilio, Casale Giudici, Casale Risi) che un tempo costituivano l’Universitas Terrae Angriae, rivivendo il suo massimo splendore, in una versione più autentica, sotto l’egida dell’Ente in virtù delle regole stabilite nel mentovato Disciplinare. Tutto questo vuole anche essere un modus per ben delineare itinerari storico-culturali, utili tra l’altro a ridisegnare il futuro della manifestazione storico-rievocativa incentrata appunto sulla storia plurisecolare della Città di Angri e dei suoi monumenti, con particolare riferimento di quelli legati alle commemorate vicende di Età medievale

 

La copertina del Disciplinare


 

RECENSIONI

 Da ANGRI'80 di luglio 2021

 

 

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